Che nostalgia! A furia di rivisitare ricette degli anni'80 (qui e qui), mi e' venuta voglia di ripercorrerli, seppur attraverso i video di Yuotube. Quante cose avevo dimenticato...
Beh, se vi va, concedeti un minuto, anzi 6.. ne vale la pena!
Quante volte vi sara' capitato di saltare da un blog ad un altro, da link a link fino a capitare su un blog finora a voi sconosciuto, dove trovate una ricetta che vi folgora? A me e' successo sabato pomeriggio, mentre cercavo una ricetta facile e veloce pe il bbq che avevo previsto per la sera stessa e volendo utilizzare della pasta frolla che avevo in frigo.
Capito su questo blog francese, in particolare su questa ricetta e immediatamente me ne approprio. Per quanto non parli francese, gli ingredienti e il procedimento sono facili da capire; o almeno il risultato che ho avuto era buono, quindi vuol dire he qualcosa avro' pur capito!!! Per sicurezza, se conoscete il francese, potete rivolgervi al blog originale. Intanto, qui vi metto la ricetta (della quale ho copiato solo il ripieno) cosi' come l'ho eseguita, comprese le mie variazioni!
Un solo commento: divina. Pur essendo una ricetta molto ricca e cioccolattosa, il gusto e' fresco e leggero, perfetto per concludere qualsiasi pasto o mangiarla qualsiasi ora del giorno e della sera! E per di piu' e' veloce da fare, ma l'effetto e' spettacolare. Io l'ho chiamata:
Ingredienti (per una crostata da 28 cm di diametro)
300 gr Pasta frolla
qualche cucchaio di marmellata ai frutti di bosco
Per il gelee di cioccolato:
300 gr zucchero
240 ml acqua
200 ml panan fresca
100 gr cacao amaro
6 fogli di gelatina/colla di pesce
Stendete la pasta frolla sottile e foderate la teglia. Cuocete in bianco - dopo aver bucherellato la superficie con una forchetta - e cuocete in forno a 180 C per 15-20 mintui, finche' e' leggermente dorata. Togliete dal forno e fate raffreddare.
Per il gelee: mettete l'acqua, la panna e lo zucchero sul fuoco e cuocete finche' lo zucchero si sicogliera'; poi versate il cacao, mescolate bene con una frustina e fate cuocere per un minuto dopo che e' arrivato al bollore. Fate raffreddare 5 minuti precisi! Nel frattempo mettete a mollo la gelaina in acqua fredda. Trascorsi i 5 minuti, strizzate la gelatina scolata dall'acqua e versatela nel cioccolato caldo. Girate bene e assicuratevi che la gelatina sia completamente sciolta. Fate raffreddare.*
Montaggio: Stendete un velo sottilissimo di marmellata sul fondo della crostata e ricoprite col gelee freddo. Fate rassodare o in frigo o a temperatura ambiente. Volendo decorate con fragole o lamponi.
* Nota: se volete velocizzare il raffreddamento, prendete una ciotola, riempitela di ghiaccio e acqua fino a meta'; versate il ciocolato caldo in una ciotola di diametro piu' piccola di quella contenente il ghiaccio e apooggiatela sull'acqua ghiacciata; mescoalte di continuo per 5 minuti finche' la gelee sara' fredda.
Dal momento che sono un'appassionata di pesche nel vino rosso, avevo pensato l'anno scorso di tentare un esperimento con l'arrosto di maiale e le pesche. Eccolo qua:
Bello vero? Purtroppo il gusto mi ha deluso: il sapore del vino era troppo aspro e forse non avrei dovuto mettere la salsa di chipotle affumicato. Comunque, ero convinta che l'abbinamento fosse giusto. Ed infatti, ci ho riprovato e questa volta il risultato e' stato sorprendente. Devo ringraziare JM di questo successo, perche' pochi giorni prima che preparassi questa ricetta aveva postato la ricetta del vitello alle pesche (ecco perche' mi sono ricordata di quel clamoroso fallimento !!!) da cui ho copiato il metodo e dosi pari pari, pur sostituendo il tipo di carne, il tipo di vino e le erbe usate!!!. Il risultato veramente delicato e saporito. L'ho accompagnato con un puree di patate (patate viola e le comuni gialle) cosi' da poterci "inzuppare" tutto il sughetto!!!
Ecco la nuova versione:
Ingredienti per 2-4:
800 gr lonza di maiale
1 cipolla tritata
rosmarino
1 cucchiaio di miele
1/2 bicchiere di vino rosso
3 pesche gialle
Olio e farina
Sale e pepe
Infarinare il maiale e rosolarlo da tutti i lati in una padella ben calda con un goccio d'olio. A questo punto aggiungere la cipolla tritata e far soffriggere. Versare il vino rosso e far evaporare l'alcool. Aggiungere il miele e due pesche tagliate a dadini, sale e pepe e acqua quanto basta (eventualmente aggiungetene altra durante la cottura per non farlo attaccare al fondo) e far cuocere coperto a fuoco basso. Poco prima che l'arrosto sia completamente cotto - deve essere bello morbido - aggiugnete la pesca restante tagliata a fette. cuocete 5 mintui. Fate riposare 10 minuti prima di servire.
Salsa di sapa ha proposto tempo fa una splendida iniziativa: proporre le ricette dagli anni 80 e 90, ma rivisitate secondo le tendenze culinarie contemporanee.
Ho gia' pubblicato la ricetta nel post precedente, ma per partecipare alla raccolta ne ho qui rivisitato la forma!!!!
Devo premettere che non ricordo molto delle ricette di quegli anni, ma non perche' sia decrepita di eta', ma semplicemente perche' allora non seguivo i trend culinari. Diciamo che praticavo una cucina piu' semplice, soprattutto basata su quello che offriva l'orto e gli animali che allevavamo in casa.
Allora, dal momento che vivo negli Usa da un bel po', ho deciso di fare una ricerca e vedere quali erano i trend di quegli anni qui e pare che fu gli anni del junk food: un sacco di bibite strane, caramelle e snack di ogni forma e colore!!!!
Tra questi apparvero, o meglio furono reintrodotti - dal momento che erano gia' stati ideati negli anni '70 in Louisiana - i Pudding Pops, ovvero ghiaccioli di pudding.
La ditta che li ripropose era la Jello, famosa appunto per la produzione di budini gia' pronti, che si avvalse di Bill Cosby come testimonial chiamandoli appunto: "Puddin' Pops!". Questi erano prodotti solo al gusto di cioccolato e vaniglia e ciocco-vaniglia e venduti solo in confezioni miste (ovvero non era possibile scegliere un solo gusto). E, stranamente, i pudding popsicle non contengono pudding!!!!
La mia versione prevede pudding vero al cioccolato aromatizzato al caffe' e la ricetta la trovate, come ho gia' detto, qua. Intanto ecco i miei popsicles!!!
Per farli, dopo aver preparato il pudding secondo questa ricetta, porzionateli in piccoli bicchierini di carta; poi mettetevi uno stecchino di legno e fate solidificare in freezer. Quando li togliete dal frigo, aspettate un minuto prima di addentarli
Quando si legge "the best ever" sorge sempre il dubbio che la ricetta non sia granche', ma non questa volta. Non so se devo tradurre la parola "pudding" come budino, perche' mi pare che il budino come lo intendiamo noi sia fatto cuocere a bagnomaria in forno. Invece questo prevede la cottura a bagnomaria ma sui fornelli. Ma, indipendentemente da come lo vogliamo chiamare, e ' di una bonta' incredibile. E se avete ospiti all'improvviso, e' un' ottima ricetta da preparare, perche' ci vogliono 10-15 minuti per prepararla e una mezz'oretta per farla raffreddare.
La ricetta l'ho presa da qui. E non e' la prima volta che la faccio, anche se questa volta ho fatto due modifiche: ho aggiunto il caffe' (perche' trovo che si accentui il gusto del ciccolato) e l'ho cotta al microonde.
Ingredienti per 6
58 gr maizena o amido di mais
115 gr zucchero
pizzico sale
675 ml latte intero
170 gr cioccolato fondente (minimo 62%)
1 tazzina di caffe' espresso
Mescolare maizena, zucchero e sale e lentamente, emntre girate con una frustina, versate il latte, facendo ben incorporare tutti gli ingredienti. Aggiugnete il cioccolato fuso e l'espresso, mescolate bene e mettete nel microonde per 1 minuto. Mescolate e cucete un altro minuto. Mescolate di nuovo e continuate cosi' finche' la crema copre il dorso di un cucchiaio senza scivolare.
Versare nelle coppette o nei bicchieri e coprite con carta trasparente (direttamente appoggiandola sulla crema se non volete che si formi la pellicola). Fate raffreddare almeno mezz'ora in frigo.
Con questa ricetta partecipo non ad una, non a due ma addirittura a tre iniziative che sono in corso (alcune ancora per poco) su diversi blog:
1. Morettina con la raccolta di Ricette in un bicchiere
2. Salsa di sapa che raccoglie ricette rivisitate degli anni 80-90 (anche se ho dato a questa ricetta una veste nuova e un post a parte!!!)
3. Caffeine for two, la raccolta che ho organizzato per il mio 1 blogleanno con ricette aventi come ingrediente il caffe'
Rieccomi, dopo vari mesi, con l'appuntamento mensile del bookclub. A maggio ho saltato l'appuntamento perche', nella data prevista per la riunione, ero a San Francisco. Ma appena avro' tempo (e finiro' di leggere il libro!!!), scrivero' poche righe a riguardo con una ricettina a tema (che tra l'altro ho gia' individuato!!!).
Per il mese di giugno-luglio, il libro selezionato e' stato" The tender Bar" di J.R. Moringer e, sebbene, anche questo mese non sia potuta andare alla riunione, tuttavia ho finito il libro e ho pensato ad una ricetta adatta per la trama.
Devo dire che il libro mi e' piaciuto abbastanza, pur trattandosi di un'autobiografia, per le quali non vado particolarmente matta! Si tratta della storia di un bambino che cresce senza padre, anzi l'unico "contatto" che ha per un po' e' ascoltarlo attraverso la radio, poiche' lavora come disc jockey.
Ma quando "la voce" scompare del tutto, la mancanza della figura paterna lo porta a rifugiarsi al "pub dell'angolo" - dove si reca lo zio - e li' ogni uomo, con le sue storie vere o false che siano, con i suoi consigli da sobrio o da ubriaco, incarna un pezzo di quel padre mancato. Il pub sara' sempre il suo punto di riferimento, un posto dove rifugiarsi dai rifiuti, dai fallimenti del mondo reale, ma alla fine lo aiutera' a diventare un uomo.
La scelta della ricetta per questo libro e' stata piuttosto facile: finger food!!! E uno dei piu' originali e tipici degli stati Southern americani e' sicuramente qeello dei fried pickles. I pickles generalmente sarebbero i sottaceti, ma piu' comunemente sono i cetrioli sottaceti che accompagnano gli hamburger. E secondo la "sana" tradizione americana, ogni piatto fritto va intinto in qualche salsetta (dip).
Per questa ricetta ho fatto tutto ad occhio, memore di quello che ho imparato al ristorante dove ho lavorato fino a qualche mese fa.
Ingredienti:
cetrioli sottaceti, a rondelle
farina e farina di mais (non la maizena!!!!) in parti uguali
sale e pepe
olio di semi per friggere
In una ciotola fate una pastella molto liquida con semplice farina e acqua ghiacciata.
In una seconda ciotola, mescolate la farina con la farina di mai e insaporitela con sale e pepe.
Immergete i cetrioli nella pastella, poi nel mix di farina e poi friggeteli in olio ben caldo. Scolateli in uno scolapasta - senza mettere carta assorbente sotto - e serviteli su un piatto foderato da carta da forno. Accompagnateli da salsa ranch.
Il ranch dressing e' uno dei piu' popolari condimenti usato in America. viene usato come una dipping sauce dove intingere tutto cio' che viene fritto, dalle french fries (patatine fritte) alle chicken wings (alette di pollo) dai fried pickles (cetrioli fritti) agli onion rings (gli anelli di cipolla). E' anche usato come condimento - e qui tenetevi forti!!! - su pizza, baked potatoes (patate al forno al cartoccio), wrap sandwiches, tacos, and hamburgers.
Deve il suo nome e la sua popolarita' ai suoi creatori, Steve and Gayle Henson che nel 1954 aprirono un ranch vicino Santa Barbara, California, chiamato "Hidden Valley Ranch". Oltre a gestire il ranch/hotel, crearono e cominciarono a vendere questo dressing agli ospiti, dicendo che era stato inventato in Alaska. Il successo fu immediato.
Presto crearono anche un pacchetto in polvere, che non richiedeva refrigerazione, contenente le spezie necessarie, che andavano poi miscelate con panna acida e buttermilk e/o maionese.
Sebbene sia facile andare al supermercato e comprarlo gia' fatto, e' ancora piu' veloce e semplice da fare a casa ed e' ottimo sulle insalate.
Questa e' la mia versione:
Ingredienti:
Base di spezie:
1 cucchiaino di prezzemolo secco
sale e pepe a piacere
1/2 cucchiaino di polvere d'aglio essiccato
1 cucchaino di erba cipollina essiccata
1/4 cucchiaino di timo secco
Per ottenere una dip (cremina dove intingere il cibo):
200 gr sour cream (panna acida),
buttermilk (latticello) q.b.
Mescolare tutte le erbe, sale e pepe in una ciotola. Aggiungere la panna acida (in mancanza yogurt denso intero) e tanto buttermilk fino ad ottenere una consistenza cremosa, non molto liquida. Volendo, per un tocco piu' "ricco", aggiugnetevi un paio di cucchiai di maionese.
Nota: se volete servirlo per condire l'insalata ,deve essere piu' liquida, quindi aggiugnete piu' latticello.
Come vi dicevo qui, dopo la prima settimana passata a sperimentare ricette regionali del'Italia meridionale, ci siamo "trasferiti" al nord, dove e' incominciata la vera avventura, soprattutto per me, che mi muovevo in territorio sconosciuto!!!! Nonostante la mia insicurezza iniziale, le cose sono andate benissimo, concludendosi con una cena davvero incredibile. Anche questa volta il menu' non ha rispettato i canoni di un menu italiano classico, ma si e' cercato di rappresentare al meglio L'Italia settentrionale... nel piatto!!!! Spero di non aver deluso i miei amici del Nord!!!
Come dicevo, il corso e' durato 3 giorni. Abbiamo iniziato facendo tortellini e pesto.
Poi il secondo giorno ci siamo concentrati sui preparativi per la cena di giovedi', per i 40 clienti che avrebbero riempito la sala del ristorante della scuola.
Il giorno della cena, fervono i preparativi: tutti ai posti di battaglia!!!
Ecco il menu':
Per la ricetta vedi qua. Per le polpettine invece abbiamo usato il ripieno rimasto dei tortellini.
Ringrazio Lory da cui ho preso l'ispirazione e la ricetta che trovate qua
Per la ricetta vedi qua
Per la ricetta ringrazio Jm che mi ha dato istruzioni ed informazioni per realizzare un ottimo piatto.
Per quest'anno quest'epserienza e' finita. Sara' per l'anno prossimo con nuovi studenti e nuove ricette.
La crostata di frutta e' uno dei dolci piu' scenografici e soprattutto senza stagione: la si puo' preparare d'inverno, d'estate, quando piove o quando c'e il sole. La base puo' essere sempre la stessa - una semplice pasta frolla ripiena di crema - ma e' impossibile replicare il topping due volte di seguito. A seconda della frutta usata, del modo in cui viene disposta sulla crema, a seconda dell'ispirazione del momento, ogni volta la crostata cambia. Almeno io non sono mai riuscita a fare due crostate uguali, anche usando la stessa frutta.
Questa la mia ultima creazione
Pasta frolla:
250 gr farina
100 gr burro
100 gr zucchero
1 uovo
1/2 bustina lievito per dolci
Impastare tutti gli ingredienti e far riposare in frigo almeno mezz'ora.
Crema pasticciera alla cannella:
500 ml latte
5 cucchiai da minestra zucchero
4 cucchiai da minestra farina
1 stecca di cannella
1 uovo intero
cannella in polvere
Far bollire il latte con la stecca di cannella spezzata. Filtrare.
Sbattere l'uovo con lo zucchero finche' diventa bianco e cremoso; aggiungere la farina e temperare con parte del latte caldo. Aggiungere il restante latte e cannella in polvere a piacere (io ne ho messo un cucchiaino). Mettere la crema sul fuoco e cuocere finche' si addensa. (IO USO IL MICROONDE). Far raffreddare.
Procedimento: stendere la pasta frolla in una tortiera per crostate e cuocere in bianco - forno a 180 C - finche' la pasta frolla e' leggermente dorata (15-20 minuti circa) . Far raffreddare.
Riempire con la crema pasticciera fredda e livellare bene la superficie. Tagliare a fette sottili 3 nocipesche (o peschenoci che dir si voglia) e distribuirle sulla torta. Spennellare con gelatina per lucidare la frutta e conservare in frigo fino al momento di servire.
Eccomi con ricettina senza fronzoli: semplice e leggera, carina a vedersi e perfetta per ogni occasione . Ancora una volta e' uan ricetta che puo' essere mofificata in base ai gusti e agli ingredienti disponibili, usando quello che si ha in casa.
Solitamente avrei ricoperto le crepes con una bechamel profumata alla noce moscata e poi avrei infornato il tutto fino a che si fosse formata la crosticina dorata, ma e' troppo invernale per me. Cosi' ho semplicemente pensato di servire i fagottini con del pesto diluito con un po' di panna fresca, tanto per renderlo piu' cremoso.
Curiosita': qui in America chiamano questo tipo i preparazione Begger's purse, ovvero la borsa del mendicante!
Per le crepes (12 pezzi circa)
125 gr farina
2 uova
250 ml latte
25 gr burro
pizzico di sale e noce moscata
Mescolare tutti gli ingredienti, facendo attenzione a non ottenere grumi (in tal caso, filtrare il composto attraverso un colino) e far riposare almeno una mezz'oretta. Poi versare, per ogni crepes, un mestolo del composto in un padellino antiaderente leggermente unto di burro e cuocere la crepe (circa 2 minuti sul primo lato; 1 minuto sul secondo). Tenere da parte finche' tutte le crepes sono pronte.
Ripieno
Fate cuocere in una padella con un po' di olio 2 melenzane, 2 zucchine, 1 peperone dolce (tutte le verdure tagliate a dadini) con 1/2 cipolla, tritata e tanto basilico fresco. Aggiustate di sale e pepe. Quando le verdure sono ben tenere, toglietele dal fuoco e fatele raffreddare.
A questo punto aggiungete un paio di cucchiai di ricotta, un altro po' di noce moscata e farcite le crepes, mettendo un bel mucchietto di ripieno al centro di ognuna e ripiegandola a fagottino.
Per condire: Mescolate un po' di pesto con qualche cucchiaio di panna fresca e mettete sul fuoco, giusto per far amalgamare bene il tutto. Mettete la salsa sul fondo del piatto di portata e adagiatevi i fagottini sopra. Li ho serviti a temperatura ambiente, ma volendo si possono passare nel forno/microonde per qualche minuto.
Nota: Il mio metodo di chiusura - con gli stuzzicadenti - e' alquanto barbarico, ma e' il metodo piu' veloce soprattutto quando non si ha altro sottomano. Per una versione piu' elegante/appropriata, fate sbollentare qualche foglia di porro e ritagliate delle striscioline che possano fungere da nastro per legare i fagottini.
In questi giorni mi sono stati assegnati alcuni premi. Anche se con un ritardo mostruoso, vorrei ringraziare tutti gli amici blogger che hanno pensato di premiarmi e consegnare a mia volta i premi ricevuti. GRAZIE 1000!!!! Premessa: non trascrivo le regole che sono ormai valide per ogni award (cambia il numero di premiati o la ragione, ma il metodo di premiazione e' lo stesso). In questo post, mi limitero'a premiare tre blogger per ogni award.
Daniela e da Mamma degli alieni mi hanno consegnato l'Oscar!!!! Si tratta del PREMIO GRAFICAMANIA che
nasce per premiare tutti gli spazi web, siano essi blog, siti o forum, che si distinguono per i loro contenuti grafici e la loro creatività.
A mia volta consegno questo premio a:
Clamilla mi ha invece consegnato il premio ArteyPico
che a mia volta consegno a:
Laura mi ha addirittura strapremiata con 2 premi Yummy Blog e 10 e lode
che ho gia' distribuito qui
Carmen, come vi ha detto, e' stata profumatamente pagata per darmi il premio Yum Yum
ora tocca a me consegnarlo a:
E poi sono piovuti addirittura Brillanti da parte di Carmen, Gata da plar, Laura e Aiuolik
che consegno a tre napoletane doc:
E visto che l'altra volta nella fretta e nell'emozione del momento, mi sono dimenticata di consegnare un premio molto speciale - The swan cake award - lo faccio adesso:
Last but not least, Jean Michel e Grazia mi hanno consegnato il premio Blog sull'arte culinaria.
Premi andate e moltiplicatevi!!!!
Oggi si dovrebbe ufficialmente concludere il meme "L'angolo del caffe'" che ho organizzato in occasione del mio primo blogleanno. Ma, siccome ho visto che ci sono alcuni ritardatari e altri blogger che vorrebbero partecipare, ho deciso di prorogare la scadenza del meme fino al 31 luglio. Avete dunque altri 10 giorni di tempo!!! Nel frattempo, io inizio a preparare il pdf che raccogliera' tutte le ricette.
Ringrazio, intanto tutti quelli che hanno partecipato finora con ricette veramente gustose ed originali. Ricordo che chiunque puo' partecipare con una ricetta che contenga tra gli ingredienti il caffe'. Basta spedire un'email con i vostri dati e il link dove e' stata pubblicata (o nel caso non abbiate un blog, basta inviare la ricetta - con foto o senza - ) al seguente indirizzo caffeinefortwo@gmail.com.
Nel frattempo, per rinfrescarvi dall'afa estiva, che ne dite di un pick-me up al caffe'? La ricetta originale e' dello chef Bobby Flay, ma ovviamente ho fatto una leggerissima modifica!!! Volete sapere che gusto ha? Una fiesta nel bicchiere!!!!
Ingredienti per 2:
2 tazzine di caffe' espresso
1 1/2 cucchiaio di latte condensato zuccherato all'arancia (o semplice o dulche de leche)
115 ml latte scremato
2 cucchiai di liquore al caffe'
200 gr gelato al cioccolato
1 bicchere di cubetti di ghiaccio
Mettere tutti gli ingredienti in un frullatore e frullare finche' sono ben amalgamati. Servire con una spolverata di cacao o con un ciuffo di panna montata.
Nota: la ricetta prevedeva gelato al caffe'... sara' per la prossima volta!!!
Si grazie, ma solo se fatta in casa!!!
Guardando i telefilm americani, vi siete mai chiesti perche' ordinassero sempre la pizza coi peperoni?
Il dilemma l'ho risolto il primo anno che venni in America, quando ordinai la mia prima pizza pepeproni e mi trovai davanti una pizza al ... salame!!!! Poi qualcuno mi spiego che "pepperoni" e' il salame piccante ed e' la pizza piu' venduta. Non e' proprio malvagia e dopo un po' di anni ci si fa l'abitudine (a patto pero' di non fare continui paragoni con la pizza italiana!!!).
Beh ieri pomeriggio mi e' venuta voglia di pizza: ho scongelato il mio panetto (ottenuto con questa ricetta) e l'ho messo a lievitare e poi mi sono sbizzarrita coi topping:
Mettete uno strato di salsa alla puttanesca (pomodori, olive, capperi, origano e peperoncino); aggiungete extra olive nere, peperone dolce a dadini, salame tagliato a listarelle e un po' di parmigiano
Fate uno strato di gorgonzola sbricolato; poi aggiungete degli spinaci freschi e disponetevi delle fettine di pera asiatica; concludete con un altro strato di gorgonzola ed una spolverata di pepe nero.
Queste pizze partecipano alla golosa iniziativa di Precisina