Venerdi' scorso, secondo appuntamento mensile per il book-club che frequento.
Il libro scelto dalla padrona di casa (si fa a rotazione; chissa' quando tocchera' a me?!?) e' stato: Virgins of Paradise di Barbara Wood. La storia, bellissima e complessa per l'intrecciarsi di personaggi e vicende, si svolge in Egitto intorno alla famiglia Rasheen, a partire dal dopoguerra e attraverso 4 decadi.
Figura centrale, a mio avviso, e' Amira, la matriarca della famiglia, anche se usare il termine matriarcale in una societa' prettamente dominata dagli uomini possa sembrare erroneo. Infatti, Amira domina l'intero libro, anche attraverso gli altri personaggi chiave ed e' lei che inizia e conclude la vicenda, come se fosse un cerchio, il cerchio della vita. E forse, se leggiamo il libro in questa chiave, si possono spiegare delle parti piuttosto "campate in aria". Ma vi invito a leggere il libro e non vi dico piu' niente per non togliervi il gusto della lettura.
Comunque, culinariamente parlando, non potevo non scegliere qualcosa che rispecchiasse l'area e la cultura medio-orientale. Ho preparato cosi' un dessert greco, la cui ricetta mi e' stata data da una vecchietta greca, Lefki (che in greco significa Bianca) una persona dolcissima che all'eta' di 82 anni - quando l'ho conosciuta - mi ha sconvolta per la sua capacita' di parlare francese, italiano, inglese e greco!!! Ci siamo conosciute in una centro dove insegnavano inglese alle mogli di mariti in trasferta. La parte divertente, che quando lei non capiva qualcosa in inglese mi chiedeva in italiano e io poi "traducevo" (si fa per dire) in inglese all'insegnante!!!! La mia "classe" era composta da me Italiana, da Lefki, greca e da Yasmine, la mia amica turca. L'insegnante invece era texana e quello e' stato lo scoglio piu' difficile da superare in fatto di inglese. Avete mai ssentito parlare John Wayne in inglese? Fatemi sapere!!!!
Ritonarndo al cibo ... non ho molte informazioni su questo dolce (se sapro' di piu', aggiornero' il post). I saragli sono la versione arrotolata della piu' conosciuta baklava, di origini greca, sebbene la Turchia se ne attribuisce la paternita', ma diffusa attraverso tutto il medio oriente. Ma qualunque sia il luogo di origine, per me rappresenta il cibo degli dei!
Vi trascrivo qui di seguito la ricetta cosi' come mi e' stata data, ma annotero' le varianti apportate. Volendo, invece di arrotolarla, potete semplicemente stendere i fogli, poi dopo che avete finito i vari strati, potete incidere la superficie con tante losanghe ed otterrete la baklava.
Σαραγλι , ovvero Baklava arrotolata (GRECIA)
Ingredienti:
450 gr pasta phyllo
1 tazza di olio + 2 cucchiai di burro sciolto per spennellare la pasta (ho usato tutto burro, che e' la variante tradizionale)
Ripieno:
450 gr frutta secca macinata finemente, ma non ridotta in polvere (pistacchi, mandorle, noci)
2 1/2 tazze di fette biscottate macinate la stessa grandezza della frutta secca (non le ho messe)
5 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
Sciroppo (io ho fatto meta' dose)
2 1/2 tazze zucchero
1 1/4 tazza acqua
succo di 1/2 limone
scorza di arancia e estratto di fiori di arancio, un paio di cucchiai di miele (aggiunta personale)
Il procedimento descritto non seguira' alcuna regola grammaticale o di sintassi; ve lo scrivo cosi' come l'ho avuto!!!!
- Stendere 1 foglio di phyllo; spennellarlo col burro fuso; coprirlo con altri 2 fogli e spennellare con burro; mettere uno strato di ripieno;
- Poi 1 foglio di phyllo spennellato e ancora ripieno;
- poi 1 foglio di phyllo e ancora ripieno.
- Mettere 1 foglio; spennellare; 2 fogli spennellare; iniziare a rotolare la pasta, facendo una prima piega; poi mette il ripieno restante e cominciare ad arrotolare completamente. Tagliare in pezzi della larghezza di due dita (io li ho fatti piu' sottili perche' il diametro era troppo largo) ed infornare a 170 C finche' la pasta diventa dorata.
Mentre la pasta cuoce, preparate lo sciroppo facendo bollire tutti gli ingredienti, eccetto l'estratto di fiori d'arancio, che ho aggiunto alla fine.
Versatelo sciroppo tiepido sui dolcetti tiepidi. Fate assorbire lo sciroppo per alcune ore, poi capovolgete ogni dolcetto sotto sopra, in modo da far ridistribuire lo sciroppo.
Nota: io, mentre stendevo e leggevo la ricetta, devo aver perso il conto di quanti strati di ripieno dovevo fare, perche' ne ho fatto solo un paio!!!!
Per una versione altrettanto Doc della baklava vi consiglio di visitare questo link postato da Jean Michel.