Scusate il messaggio frettoloso e breve: saro' fuori sede per pochi giorni. Ringrazio tutti voi per i vostri commenti carini (ai quali rispondero' appena torno) e le vostre visite.
Ci rivediamo lunedi' con nuove ricette e tante chiacchiere.
Scusate il messaggio frettoloso e breve: saro' fuori sede per pochi giorni. Ringrazio tutti voi per i vostri commenti carini (ai quali rispondero' appena torno) e le vostre visite.
Ci rivediamo lunedi' con nuove ricette e tante chiacchiere.
Quante volte vi sara' capitato di avere qualcuno a cena e DOVER fare bella figura a tutti i costi? Beh, ieri e' stata la mia serata.
Dopo tre giorni di scervellamento per decidere il menu' (e Carmen ne sa qualcosa...), dopo aver cambiato idea mille volte, dopo aver pagato la carne ed averla lasciata al supermercato (per fortuna, ho telefonato e me l'hanno tenuta da parte!!!!), finalmente ieri mi sono messa ai fornelli - tutta la giornata - ed ho preparato questa cenetta di cui sono particolarmente orgogliosa. Non che il menu sia complicato o chissa' cosa, anzi e' molto semplice, quasi rustico, fresco, abbastanza leggero, ma soprattutto si puo' preparare quasi tutto in anticipo. Il menu cosi' com'e' e' composto nasce dall'esigenza di conciliare la struttura del menu americano con ricette italiane. Ecco perche' il risotto diventa un contorno e l'insalata un antipasto!!! Pero', dopo tutto l'overthinking che ho fatto, il risultato mi e' piaciuto: l'ho trovato equilibrato nei sapori; le presentazioni finali sono venute cosi' come me l'ero immaginate e gli ospiti hanno gradito tantissimo (tan'te' che il cibo rimasto glielo ho incartato e dato).
Di solito vi avrei scritto tutte le ricette in un unico post, ma questa volta ho deciso di complicarmi la vita: postero' ogni ricetta in un post singolo, cosi' da agevolare future ricerche. Intanto, questo e' il menu':
Appetizer
Trio di olive (olive kalamata, olive verdi piccanti, olive in crosta)
Pesto di carciofi marinati, capperi e pomodori secchi con focaccia al rosmarino
Caprese finger food (pomodorini svuotati e riempiti di perline di mozzarella condite con olio, origano, sale e olio)
Starter
Quiche di feta con pomodorini su insalata di rucola con vinaigrette al balsamico ai lamponi
Entree
Roulade di tacchino ripieno di gouda con fagiolini e funghi
Duo di dessert
Charlotte di ricotta con cuore di curd alle fragole
Creme brulee all'amaretto in crosta
Per le ricette che non hanno il link, mettero' le ricette in questi giorni, insieme agli altri post arretrati che mi ritrovo.
E cosa c'entra il titolo... beh questa e' tutta un'altra storia!!!
Avevo da tempo un bel pacco di savoiardi nella dispensa e mi ero quasi convinta a fare un bel tiramisu' alle fragole, ma dopo aver sperimentato la buonissima strawberry curd di Lory, ho deciso che dovevo creare qualcosa solo per esaltarne al massimo il sapore. Cosi', gira e rigira, mi sono ricordata della charlotte, un dolce che non penso si trovi facilmente nelle pasticcerie e che, sinceramente, non avevo mai fatto.
Siccome la curd e' molto dolce e ricca, essendo fatta con zucchero, tuorli e burro, ho pensato di usare la ricotta come base crema per il ripieno, arricchita di pezzetti di fragola e "alleggerita" da panna leggermente montata. Al centro, uno strato di strawberry curd.
Non so perche', ma questo dolce emana sensualita'...
Ingredienti per 4 mini-charlotte
16 savoiardi
340 gr ricotta
200 ml panna fresca, leggermente montata con 60 gr zucchero a velo
1 foglio di gelatina
4 cucchiai strawberry curd
fragole fresche, a pezzetini, a piacere
estratto di arancia
bagna all'arancia (parti uguali di sciroppo di zucchero e liquore all'arancia) q.b.
fragole a fette per decorare
Tagliate i savoiardi a meta' nel senso della lunghezza e poi tagliatene 1/4 da una delle estremita'. Mettete 8 savoiardi, spennellati con la bagna, all'interno di un coppapasta, facendoli accavallare leggermente. Pou foderate il fondo con i pezzetti rimasti dei savoiardi e spennelalte anche questi.
Preparate il ripieno: mescolate la ricotta con la panna, la gelatina sciolta e l'estratto di arancia a piacere; aggiungete i pezzettini di fragola e tenete da parte.
Mettete un po' di ripieno sul fondo, al centro mettete un cucchiaio di curd e coprite il tutto con altra crema di ricotta. Poi mettete tre pezzettini di savoiardi, spennellati, e chiudete la charlotte.
Fate riposare in frigo qualche ora, poi rimuovete l'anello di metallo (coppapasta) e decorate con fettine di fragola.
A Sorrento, durante gli anni '80 - l'epoca, per intenderci, della delizia al limone e del limoncello - i ristoranti iniziarono a proporre, soprattutto ai pranzi/cene per i matrimoni, questo delicatissimo risotto profumato al limone.
Mi e' tornato in mente in questi giorni, pensando al menu' di una cena particolarmente importante, il cui ospite principale adora il risotto. E, siccome per me il risotto evoca l'inverno, ho pensato di optare per questa versione fresca e leggera.
Non ho una ricetta precisa. Non penso di aver mai trovato quella ricetta cosi' come la sevivano nei ristoranti. Percio', quando provai a rifarlo in Italia, a quell'epoca, misurai gli ingredienti in base a come mi ricordavo che fosse il sapore, assaggiando quindi man mano che cucinavo.
Ingredienti per 4-6
2 tazze di riso per risotto
1 litro di brodo vegetale
scorze di limone fresco (almeno 2, poi potete aumentare a vostro piacere)
succo di 1 limone
1/2 cipolla tritata finissima
burro q.b.
panna da cucina a piacere
Fate appassire la cipolla e meta' delle scorze del limone in un po' di burro. Aggiungete il riso e fate tostare. A questo punto iniziate a versare il brodo caldo e il succo di limone e proseguite finche' il riso e' quasi cotto. A pochi minuti dalla cottura, versate il resto della scorza e la panna (tanto quanto vi piace - io ne ho messo 1/2 tazza) e fate mantecare. Servite subito.
La creme brulee e' un dolce facile da fare, che si presta a qualsiasi occasione, formale o informale. Per un tocco in piu' - e per lavare un piatto in meno! - provate la versione in crosta di pasta frolla!
Ingredienti per 6 tartellette (da 9 cm diametro)
Crema:
4 tuorli
1 uovo intero
85 gr zucchero
200 gr panna liquida
2 cucchiai di liquore all'amaretto
1 cucchiaino di estratto alle mandorle
Pasta frolla:
(di questa dose ve ne servira' circa la meta')
300 gr farina
200 gr burro
100 gr zucchero
1 uovo
1/2 cucchiaino lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto alle mandorle
Lavorare velocemente tutti gli ingredienti per la pasta frolla; formare una palla, coprirla con pellicola e far riposare in frigo almeno per un'ora.
Trascorso questo tempo, stendete la pasta sottile e foderate degli stampini da crostatine leggermente imburrati.
Preparate la crema: sbattete le uova con lo zucchero; aggiugnete il resto degli ingredienti; filtrate il liquido attraverso un colino e riempite le crostatine.
Infornate a 165 C finche' la crema sara' quasi del tutto cotta. Non deve diventare un pezzo solido, ma scuotendo lo stampino dovra' "muoversi" al centro. Sfornate e fate raffreddare a temperatura ambiuente prima di mettere in frigo per almeno un paio di ore. Prima di servire, coprite con un leggero strato di zucchero e col cannello bruciatelo per formare la crosticina.
Questa e' la prima cosa che ho fatto al nuovo posto di lavoro! Mi hanno dato un foglio con la ricetta per le dosi dell'impasto e poi per il resto... campo libero!!!! E' piaciuta tanto che il secondo giorno l'ho dovuta rifare e, mi e' piaciuta tanto, che ho deciso di farla anche a casa!
Ingredienti (per una teglia da 30x40cm circa):
900 gr farina (12-14% proteine)
560 ml acqua tiepida
25 gr lievito disidratato
25 gr sale
1 cucchiaino di zucchero
rosmarino, sale, olio di oliva
Mescolare il lievito con lo zucchero e l'acqua e far sciogliere bene. Aggiungere la farina e,dopo 5 minuti il sale. Usando il gancio, impastare per almeno 10-15 minuti a media velocita'. Far raddoppiare di volume.
Ungere la teglia con olio di oliva; riprendere la pasta e riempire la teglia completamente; poi far crescere per altri 15 minuti.
A questo punto, fare dei "buchi" sulla pasta usando le nocche delle dita; spennellare con olio di oliva; distribuire sale e rosmarino sull'intera superficie ed infornare, a forno caldo (220 C) finche' la superficie diventa leggermente dorata. Appena fuori dal forno, spennellare leggermente con altro olio (facoltativo).
Nota: Siccome la pasta e' elastica e tende a "restringersi", dopo aver steso la pasta, la lascio riposare; poi continuo a stenderla con le mani - sempre all'interno della teglia - senza forzare troppo la pasta. Continuo cosi' fino a quando la pasta riempie l'intera teglia.
Questa ricetta eccezionale l'ho presa da Lory, la mitica Mercante di spezie. Mi ha colpito subito per la sua l'originalita' (ma del resto ogni sua ricetta e' spettacolare!!!!); per non parlare poi del trucchetto di come spellare le uova per eliminare quell'odore forte che hanno (FUNZIONA DAVVERO!!!!!). Cosi' ho deciso di provarla... BUONA BUONA BUONA!!!!
Si presta a mille tipi di preparazioni e si mantiene in frigo per un paio di settimane. Vi trascrivo la ricetta cosi' come l'ho fatta
Ingredienti per un vasetto:
250 gr di fragole tagliate a pezzettini
185 gr di zucchero
5 tuorli d'uovo, spellati
113 gr di burro
un cucchiaino di essenza di arancia
Mischiare le fragole con lo zucchero e l'essenza e far riposare per un'ora.
Poi prendere un pentolino versarci le fragole e aggiungere il burro. Far bollire leggermente per 5 minuti; rimuovetedal fuoco ed aggiungervi i i tuorli. Mescolate velocemtne con una frusta, poi rimettete sul fuoco per altri 2 minuti. Invasate e, quando il vaso sara' freddo, mettetelo in frigo.
All'inizio sembrera' liquida, ma poi, man mano che si fredda, raggiungera' la giusta consistenza.
Note:
- io ho dovuto frullare la crema dopo cotta perche' la crema non si era amalgamata bene.
- la prossima volta usero' il ghee, come suggerito da Lory, per eliminare anche quel sapore accentuato di burro!
Pochi giorni fa mio marito rientra a casa con un vassoio vuoto. I suoi colleghi dell'ufficio, pensando fosse mio, me lo avevano restituito, aggiugnendo pero' una clausola: nel caso fosse stato di qualcun altro, l'avrei restituito ... pieno!!!!
Non sapendo che dolce fare, mi sono affidata a San Food Network e mi sono imbattuta in questa ricetta davvero particolare. Combina, infatti, due dolci per i quali gli Americani farebbero follie: i brownies, appunto e gli s'mores (2 fette di graham cracker con in mezzo un pezzo di cioccolata e marsmallow arrostiti sul fuoco, quindi caldi che fanno sciogliere la cioccolata). Ho preferito usare lo stampo da mini cupcakes invece che la teglia quadrata per facilitare le porzioni e ho sotituito il cioccolato fondente con cioccolato alla menta, perche' so che in quell'ufficio vanno pazzi per l'abbinamento.
Ingredienti per 12 brownie grandi
Base:
85 gr burro fuso
1 1/2 tazza di graham crackers ridotti quasi in polvere
2 cucchiai zucchero
pizzico di sale
Brownies:
113 gr burro
113 gr cioccolato a menta
1 tazza di zucchero melassato
3/4 tazza di zucchero
1 1/2 cucchiaino di estratto di menta
1/2 cucchiaino di sale
4 uova fredde
1 tazza di farina
Topping:
4 tazze di marshmallows
Per la base: preriscaldate il forno a 170 C. Mescolate tutti gli ingredienti per la base e schiacciateli sul fondo e contro un po' di bordo della teglia. Infornate per 10-15 minuti e poi fate raffreddare prima di proseguire.
Per i brownies: sciogliete burro e cioccolato insieme (bagnomaria o microonde); aggiungete lo zucchero, sale, e menta; poi le uova, facendo ben amalgamare il tutto. dovrete ottenere un composto lucido. Infine, incorporate la farina e mescolate bene. Versate questo composto sula base di biscotti e cuocete in forno per 40-45 minuti, finche' si sara' formata una crosticina sulla superficie.
Per finire: Rimuovete dal forno, coprite l'intera superficie coi marsmallows e ponete sotto il grill per qualche minuto per far sciogliere i marsmellows (io ho usato il cannello!!!!)
NOTA: se volete fare solo dei semplici brownies, evitate la base e il topping. Il piu' delle volte servono questi quadrati di brownie coperti con una palla di gelato a vaniglia, ricoperto a sua volta con una lava di salsa al cioccolato
I graham crackers non sono altro che biscotti di farina integrale macinata grezza. Il nome deriva dal creatore di questi biscotti (detti crackers solo per la forma), un certo reverendo Sylvester Graham, il quale li invento' nel 1829 per promuovere una dieta piu' salutare, quasi vegetariana. La sua idea era che questo tipo di dieta avrebbe ridotto l'appetito sessuale che, invece, soddisfatto in eccesso - sempre secondo il suo parere - avrebbe portto a malattie di ogni genere.
Lo so cosa state pensando ... e lo pensavano anche all'epoca: quell'uomo era "a bit of a nut"!!!!
Questi sono i biscotti che si usano per fare il classico cheesecake, ed assomigliano alle nostre digestive.
La ricetta e' tratta dal libro Retro Dessert e l'ho eseguita quasi al 100% alla lettera. Ho solo sotituito i tre tipi di farina proposti dall'autore con la stessa quantita' di farina "graham" che vendono gia' pronta al supermercato!!!
Ingredienti per 48 pezzi
1/2 tazza di farina 00
1 1/4 tazza di farina integrale
1/2 tazza farina di segale
1/2 tazza di zucchero
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato di soda
1/2 cucchiaino di sale
1/4 cucchiaino di cannella in polvere
115 gr burro freddo
2 cucchiai di miele
2 cucchiai di melassa (o miele scuro)
1/4 tazza acqua
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Impastare tutti gli ingredienti finche' otterrete un composto omogeneo. Avvolgete in pellicola trasparente e mettete in frigo epr un paio di ore.
Preriscaldate il forno a 180C. Stendete la pasta - sul ripiano leggermente infarinato - abbastanza sottile, poi tagliatela in rettangoli (questa la forma caratteristica, ma potete scegliere qualsiasi forma vi piaccia), disponeteli su una teglia ricoeprta da carta da forno e bucherellateli con una forchetta. Infonate pr 15 minuti o finche' saranno leggermente dorati. Togliete da lforno e fate raffreddare nella teglia prima di rimuovere i biscotti.
Fuori piove ed e' umido. Giornata perfetta per stare in casa e coccolarsi con un chick movie e qualcosa di goloso. E non so perche', ma stamattina mi e' venuta voglia di una bella colazione americana, da consumare a pranzo pero', perche', dopo 8 anni passati qui, la colazione per meresta ancora cappuccino e croissant!!!
Vi va di farmi compagnia?
Uova strappazzate e bacon (il segreto per farle morbide e' aggiungere 1 cucchiaio di panna acida per ogni 2 uova); biscuit caldi con marmellata e burro; caffe' americano e aranciata.
Paula Deen e' la regina della cucina Southern, ovvero degli Stati Uniti meridionali. Anche se non e' un chef con tanto di cappello, le sue sono le ricette della nonna e della madre, quelle in cui tuti gli americani del sud si riconoscono. L'unico neo su cui dobbiamo chiudere un occhio ( o forse sarebbe meglio tutti e due) e' la quantita' di calorie che ogni piatto contiene, soprattutto a causa di due ingredienti che Paula ama da impazzire: burro/strutto e maionese. La sua storia e' amazing, perche' e' riuscita a crearsi un personaggio ed una carriera favolosa, dopo essere stata abbandonata dal marito, con due figli e 200 dollari! Per saperne di piu', cliccate sulla foto; vi colelgherete ad un link con una sua breve biografia.
Ma che c'entra Paula Deen col mio blog?
Beh la prossima ricetta che vi propongo e' la sua: i BISCUITS.
Si tratta di un altro tipo di pane veloce, come i muffin, che di solito si serve con la colazione americana, accompagnati da burro e marmellata o miele. Oppure con prosciutto, formaggio e uova o hamburger (lo so, de gustibus non disputandum est!!!).
Anyway, provateli e mangiateli appena sformati, con un tocco di burro che si sciogliera' appena tocchera' il biscuit e un cucchiaino di marmellata. Sono buonissimi!
Ingredienti:
3 tazze farina
1 cucchiaio zucchero
1/2 cucchiaino sale
1/2 cucchiaio di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato di soda
1/2 cucchiaino di lievito secco disidratato
1/4 tazza di acqua tiepida
100 gr burro freddo
25 gr strutto (la ricetta prevedeva solo strutto, quindi 125 gr)
1 tazza di buttermilk (che io ho sostituito con stessa quantita' di latte + succo di 1/2 limone)
Preriscaldate il forno a 200C.
Fate sciogliere il lievito secco nell'acqua tiepida. A parte mescolate tutti gli ingredienti in polvere. Aggiungetevi il burro e lo strutto a pezzetti e fate amalgamare finche' avra' una consistenza a grossi granuli. A questo punto aggiungete il lievito sciolto e il buttermilk e mescolate velocemente.
Stendete la pasta- dello spessore che gradite, a seconda di quanto alti vogliate i biscuit - su un ripiano generosamente infarinato e con un tagliabiscotti ritagliate i biscuit. Infornate per 12 minuti o finche' leggermente dorati.
E' ora di scoperchiare la tajine!!! Pronti?
La ricetta non poteva che essere di Jean Michel, le cui ricette, soprattutto quelle etniche, sono una garanzia! La ricetta originale, che ora vi trascrivero' pari pari, prevedeva vitello, che io ho invece sostituito con i sovraccoscie di tacchino. Poi ho usato coriandolo fresco e ho omesso quello in polvere. Jm consiglia di accompagnare la tajine con couscous (e mi raccomando fatelo, epr non perdere quel meraviglioso sugo che si formera'), ma io ho preferito accompagnarla da pita calda, semplice e spolverata di za'tar, da "inzuppare". La ricetta e' spettacolare: mentre cucinavo, la casa si e' permeata di profumi da... mille e una notte! Provare per credere!
Ingredienti per 4:
1,300 Kg di vitello da spezzatino a dadoni
due belle cipolle bianche affettate sottili
1 mazzetto abbondante di prezzemolo tritato
1 mazzetto scarso di coriandolo fresco (facoltativo)
scorza di 1 arancia tritata finissima
16 prugne secche denocciolate
1 cucchiaino da caffè rado di coriandolo in polvere
1 cucchiaino da caffè rado di cumino verde in polvere
1 punta di curcuma
3 chiodi di garofano
Olio d'oliva e.v.
farina bianca
sale e pepe nero
scaglie di mandorle dorate in forno o in padella.
Fare "fondere" la cipolla in tegame in olio e.v. con un goccio d'acqua (non rosolare).
Infarinare leggermente i dadoni di carne e aggiungerli alla cipolla.
Alzare il fuoco e fare rosolare carne e cipolla fino a bella doratura.
Aggiungere il prezzemolo, il coriandolo fresco trittato finissimo, la buccia d'arancia grattata e tutte le spezie e amalgamare.Aggiungere le prugne secche.Salare e pepare il tutto a gusto.
Aggiungere un bicchiere d'acqua non troppo grande.
Travasare il tutto in una pirofila (io ho usato la tajine), coprirla il più ermeticamente possibile con coperchio se c'è o con carta d'aluminio.
Infornare a 180° per 45 minuti o comunque fino cottura completa della carne (deve essere molto tenera) (io ho cotto sul fornello)
Servire con semola di cuscùs o di bulghur, o con riso preferibilmente pilaf, il tutto coperto con una manciata di scaglie di mandorle.
Un ottimo pane, facile e veloce da preparare. Perfetto da farcire, da mangiare semplice o irrorato con un filo d'olio, spolverato di za'tar e infornato per alcuni minuti.
Ingredienti per 20 pita circa:
1 cucchiaino di lievito in granuli disidratato (o doppia quantita' se e' fresco)
1/2 tazza di acqua tiepida
1 tazza di acqua a temperatura ambiente
3 tazze di farina
1 1/4 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero
Fate sciogliere zucchero, lievito e acqua tiepida. Aggiungere la farina e il sale e mescolare bene. Io ho messo tutto nell'impastatrice, col gancio a spirale, ed ho lavorato l'impasto per 10 minuti, fino ad ottenere un impasto liscio, elastico. Metterlo in una ciotola unta di olio e far lievitare fino al raddoppio.
Riscaldare il forno al massimo con la pietra refrattaria possibilmente o una teglia messa capovolta (che possa fungere da pietra refrattaria).
Prendere l'impasto e prelevarne dei pizccoli pezzi (io li ho fatti da 50 gr l'uno); formare dei piccoli panetti rotondi; far riposare per 10 minuti; poi stenderli con il matterello molto sottilli ed infornare. Dopo pochi minuti, la pita iniziera' a gonfiarsi, a questo punto con delle pinze giratela sottosopra e cuocete per un altro paio di minuti. Le pite sono belle e' pronte da mangiare!!!!
Ricetta tratta da qui
E lui rispose dicendo:
Il piacere è un canto di libertà,
Ma non è libertà.
È la fioritura dei vostri desideri,
Ma non il loro frutto.
È un abisso che esorta alla scesa,
Ma non è profondo né alto.
È un uccello in gabbia che si alza in volo,
Ma non è lo spazio conquistato.
Sì, francamente, il piacere è un canto di libertà.
E io vorrei che lo intonaste in tutta pienezza
Ma temo che a cantarlo perdereste il cuore.
Alcuni giovani tra voi ricercano il piacere come se fosse tutto, e vengono giudicati e biasimati.
Non vorrei né giudicarli né biasimarli.
Vorrei che cercassero.
E troveranno non solo il piacere,
Poiché il piacere ha sette fratelli, e il minore è più bello dello stesso piacere.
Non avete udito di quell'uomo che, scavando la terra in cerca di radici, scoprì un tesoro?
I miei piaceri sono molto semplici e sono 6:
1) mi piace viaggiare (e mi piacerebbe farlo piu' spesso), soprattutto preferisco i road-trip, che ti permettono di scoprire posti non-turistici ed avere un contatto piu' reale con la cultura che incontri.
2) mi piace intrattenere amici a casa, vuoi che si tratti di una semplice cenetta, vuoi che si tratti di un party in piena regola. Mi piace coccolarli e farli sentire a loro agio da quando entrano dalla porta, fino a quando se ne vanno.
3) mi piace molto guardare la tv, soprattutto i reality show su chef, ristoranti e simili quando sono da sola; mentre, mi piace accoccolarmi sul divano con mio martito e guardare un be film (che ovviamente sceglie LUI!!!).
4) adoro leggere un po' di tutto, anche se preferisco i thriller (anche se poi non dormo la notte per un po'!!!).
5) mi piace dormire al sole su una spiaggia (coasa che quando vivevo in Italia facevo puntualemnte ogni estate!!!) , confortata dal rumore delle onde e dalla brezza marina.
6) questo e' un piacere che fara' arricciare il naso a molti buongustai: mi piace andare ogni tanto per fast food ed ogni volta mi paice provarne uno nuovo (mica c'e' solo McDonald!!!!). Nella foto, l'ultimo che ho provato. si dice che sia un'istituzione: Culver. Ed e' pure buono!!!!
Si sara' capito che si tratta di un MEME. In questo caso sono stata invitata da Aioulik e Lalla e come potevo dire di no? Eccol le regole:
Ecco i miei "successori":
Ciao a tutti!
Mi rendo conto che il titolo e' un po' lungo, pero' vi assicuro che e' un piatto velocissimo e semplicissimo da fare. L'idea e' nata un po' per caso: dovevo consumare degli asparagi e non mi andava il classico risotto e non mi andava nemmeno di passare tre ore ai fornelli!!!!. Cosi' apro dispensa, frigo e freezer e pesco tutto quello che mi ispira. Innanzitutto invece del riso ho usato la pasta detta orzo, quella lunga a forma di semi di melone per intenderci. Ecco il perche' di finto risotto! L'abbinamento arancio-gorgonzola mi e' piaciuto tantissimo, soprattutto per quel contrasto dolce/amaro. E stranamente, pensavo che i vari ingredienti non si sposassero bene insieme ed invece il risultato e' stato sorprendente! Ecco la ricetta:
Ingredienti (abbondanti): per 2
200 gr di pasta orzo
1 mazzetto di asparagi (450 gr)
20 gamberi
1/4 di cipolla
1 noce di burro
olio q.b.
sale e pepe
scorza di 1 arancia e succo di 1/2 arancia
gorgonzola a piacere
1/2 cucchiaino di maizena sciolta in 1 cucchiaio di acqua fredda
Mettete a bollire l'acqua per la pasta.
Far soffriggere meta' della cipolla in burro e olio (1 cucchiaio), aggiungere gli asparagi -conservando alcune punte per decorare - tagliati a pezzetti, cuocere qualche minuto, poi aggiungere un po' d'acqua (o brodo) e fate cuocere finche' gli asparagi sono morbidi (se necessario, aggiungete altra acqua). Salate e pepate. Quando gli apsaragi sono ben cotti, frullateli e teneteli da parte al caldo.
Iniziate a cucinare la pasta, che deve essere al dente.
Nel frattempo, soffriggete l'a cipolla restante a dadini in olio ed aggiungetevi i gamberi, la scorza di arancia e il succo. Salate e pepate. Fate cuocere per 3-4 minuti. Rimuovete i gamberi ed aggiugnete nel liquido di cottura la maizena, girate velocemnte, finche' si addensa. Rimettetevi i gamberi e tenete al caldo.
Versate la pasta cotta e ben scoata nella purea di asparagi; amalgametevi il gorgonzola e impiattate - volendo usando i coppapasta ; circondate con i gamberi e copriteli con la salsina fatta.
Giorni fa - e mi scuso per il ritardo con cui pubblico questo post - ho ricevuto un paio di premi.
Ringrazio di cuore quelli che mi hanno premiato, perche' per me significa che riesco a trasmetter qualcosa attraverso il mio blog.
Il primo e' il premio SAle y Pepe (per saperne di piu' cliccate sull'icona sottostante)che mi e' stato consegnato sia da Laura sia da Jean Michel
A mia volta, lo consegno a:
- Lory, ovvero La mercante di spezie
- Giovanna di Caramelle non ne voglio piu'
entrambe perche' dai loro blog traspare la passione , la competenza e l'originalita' in campo gastronomico!
Il secondo premio l'ho ricevuto da una persona molto molto speciale, Carmen. Si tratta del premio
che consegno con piacere a:
- Panettona, ovvero Pain et chocolat, per le sue meravigliose creazioni dolci.
- Fior di zucca, perche' ogni suo piatto acquista un'anima attraverso le sue foto.
Prima che si freddi il pane, una ricettina estiva che mi fa impazzire: l'insalata di polpo! Questa ricetta pero' e' a me molto cara perche' e' della mia amica Angela; e' lei che me l'ha fatta assaggiare preparata in questo modo, usando pero' i polpi pescati dal marito. Eh si, mi viziava proprio (come mi mancano quei tempi!!!)!!!!
Pochi giorni fa, dopo aver gridato al miracolo per aver trovato un polpo (e sottolineo 1!!!) al supermercato (tra l'altro sapete che gli Americani sono polpofobici???), l'ho telefonata e mi sono fatta dare la ricetta. Non so se e' uan ricetta tradizionale o no, ma mi piace da impazzire (va beh si e' capito!!!). Ve la ripropongo nella sua semplictia' e bonta'!
Ingredienti per 2-4 persone:
1 polipetto da 500 gr
1 patata, lessata e tagliata a dadini
2-3 cucchiai di sottaceti o verdure sotto'olio a dadini
1/2 cucchiaio maionese
2 falde di sedano a dadini
aglio tritato, prezzemolo tritato
sale, peperoncino, succo di limone a piacere
olio q.b.
Fate cuocere il polpo finche' e' tenero e fatelo raffreddare nella sua acqua di cottura. Poi tagliatelo a pezzetti, mettetelo in una ciotola e aggiungete il sedano, la patata e i sottaceti. Insaporite con peperoncino e aglio tritato - a gusto personale - sale quanto basta, olio e succo di limone. Infine, aggiungete la maionese. Mescolate e fate riposare per almeno un'oretta prima di servire.
Non mi ritengo affatto una panificatrice, pero' ogni tanto mi diverto a fare il pane in casa, anche perche' qui pane proprio saporito si trova solo in un supermercato piuttosto lontano da dove vivo. Quindi, mi devo arrangiare!!! Finora ho solo proposto una ricetta, la piu' facile che avessi potuto trovare per incominciare, che potrete trovare qui !!!!
Questa ricetta che vi propongo e' quella che mi ha dato maggiori soddisfazioni perche' essendo alle prime armi ho ottenuto un bel risultato!!!! L'ho presa dal forum Pan per focaccia, ma appartiene al maestro panificatore Giorilli (nome che e' una garanzia nel settore!).
Poolish
250 farina (12-14% proteine)
50 farina di segale
500 acqua
15 lievito di birra
1 cucchiaino di malto
Impastare il tutto senza formare grumi, coprire e lasciare lievitare 2 ore a 25 gradi.
Ingredienti secondo impasto
Poolish
350 farina (12-14% proteine)
100 farina di segale
15 gr di sale
Mescolare tutti gli ingredienti, eccetto il sale, che va aggiunto alla fine, usando il gancio a spirale per impastare. Lavorare i primi 10 minuti a bassa velocita', poi aumentate leggermente e proseguite per altri 10 minuti.
Lasciate lievitare 30 minuti nella ciotola coperta; poi tagliate in 2 parti e dopo un riposo di altri 10 minuti formate 2 pagnottelle.
Metterle su una teglia coperta con carta da forno e far lievitare 90 minuti nel forno con la luce accesa. Rimuovere il pane dal forno e accenderlo a 230C con una teglia appoggiata sul fondo del forno.
Dopo la lievitazione, praticare dei tagli, cospargere con farina di semola e infornare per 30 minuti; a questo punto, rimuovere la teglia con l’acqua e appoggiare il pane direttamente sulla griglia del forno per farlo asciugare bene anche sotto per altri 15 minuti.
Per tutti i blogger che ancora non lo sapessero... e' nato da poco un nuovo portale dedicato ai blog!!!! Si chiama Il Bloggatore ed e'dedicato esclusivamente alla cucina.
Si tratta, praticamente, di un aggregatore di feed on line che permette di aumentare la visibilità dei blog iscritti, e cito "consentendo a tutti coloro che possiedono dei propri blog di avere a disposizione una sorta di “finestra virtuale” grazie alla quale entrare maggiormente in contatto con chi vuole leggere le notizie pubblicate al loro interno".
Se volete maggiori informazioni, cliccate cul link: . Ciao!!!
E siccome li ho nominati nella ricetta dei muffin, e' giusto che vi metta anche la ricetta!
In realta' vi avevo gia' dato un piccolo "hint" qualche giorno fa. Ve li ricordate? Avevo voglia di sperimentare, cosi' ho fatto un'infornata di cupcakes, che sono stati velocemente spediti nell'ufficio di mio marito!!!
Peanut butter Cupcakes (a sinistra nella foto)
1 1/4 tazza farina
1 1/2 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
pizzico di sale
1/2 tazza di peanut butter
1/4 tazza di olio
1/2 tazza di zucchero (light brown sugar)
1 uovo
1/2 cucchiaino estratto di vaniglia
2/3 tazza di panna liquida (o latte)
Copertura: Ganache al cioccolato
1/3 tazza di panna liquida
115 gr cioccolato fondente
gocce di peanut butter
Preriscaldare il forno a 180.
Sbattere burro, olio e zucchero per 2 minuti. Aggiungere l'uovo, la vaniglia e sbatter ancora finche' diventa soffice e aumenta di volume.
Mescolare a parte la farina col lievito e il sale. Aggiungere la farina gradualmente, alternandola con il latte. Dovrete finire con la farina.
Riempite gli stampi per 2/3 (se usate gli stampi in metallo, imburrateli ed infarinateli) ed infornate per circa 18-20 minuti, finche' infilando uno stecchino, il tortino uscira' asciutto. Togliete dal forno e fate raffreddare.
Nel frattempo, portate a bollore la panna e versatela sul cioccolato tritato. Aspettata un paio di minuti prima di cominciare a mescolare fino ad ottenre un composto lucido ed omogeneo. Versatelo con un cucchiaio sui cupcake freddi.
Ricetta adattata da qui
Nota per Graziella: lo so, lo so... te li faccio quando vengo!!!
Cupcakes al cioccolato bianco e menta (a destra nella foto)
Questo e' un esempio di cupcake senza "frosting", ovvero senza copertura. Rari da trovare nelle pasticcerie, di solito hanno una montagna di crema al "burro"!!!
200 gr farina
160 gr zucchero
120 ml olio
80 gr cioccolato bianco fuso
2 uova + 1 tuorlo
pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
1/3 tazza di panna fresca liquida
1 cucchaiino di estratto di menta
1 tazza di gocce di cioccolato alla menta
Preriscaldate il forno a 180 C.
Sbattete le uova con lo zucchero finche' il composto diventa chiaro e gonfio. Aggiungete il cioccolato fuso e l'estratto di menta.
Mescolate farina, sale e lievito in una ciotola; in un'altra mescolate olio e panna.
Iniziate a versare la farina nell'impasto di uova e zucchero, alternandola coi liquidi e finendo con la farina. Non mescolate troppo. Aggiugnete 3/4 delle gocce di cioccolato e mescolate. Poi riempite gli stampini e mettete su ogni cupcake qualche goccia di cioccolato. Infornate e fate cuocere per circa 18-20 minuti, finche' infilando uno stecchino, il tortino uscira' asciutto. Togliete dal forno e fate raffreddare.
Dopo un po' di assenza, eccomi qua piu' pimpante che mai! Ho tante ricettine e cose da raccontare, ma andiamo con ordine...
I muffin sembrano dominare i blog: ognuno ha la sua variante, dolce o salata. Stranamente, i muffin non appartengono alla categoria dei dolci, ma piuttosto quella dei quick breads, ovvero pani che non richiedono una regolare lievitazione.
Il muffin e' un prodotto da colazione, almeno qui; spesso percio' si utilizzano ingredienti piu' salutari, come la crusca o altre fibre, frutta fresca, non contiene molto zucchero o molti grassi. L'utilizzo del cacao e' piuttosto recente!
Spesso viene confuso con i cupcakes, i quali non sono altro che piccole torte infornate negli stampi da muffin, talvolta ricoperti di crema o altro, raramente senza!
Il metodo di impasto, nonche' la consistenza finale rende muffin and cupcakes diversi: in particolare, per i muffin si preferisce mescolare in una ciotola gli ingredienti "asciutti" e in un'altra i liquidi e si mescolano velocemente, ottenendo un composto non necessariamente liscio ed omogeneo. Per i cupcake, si procede montando invece uova e zucchero o montando a crema burro e zucchero e poi si aggiungono via via gli altri ingredienti.
Questa ricetta classica, senza troppi "fronzoli" e' stata presa dal libro "On cooking".
Ingredienti per 12 muffins:
250 gr farina
150 gr zucchero
2 cucchiaini lievito per dolci
pizzico di sale
1 uovo
250 ml latte
60 gr burro
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
180 gr mirtilli freschi
scorza di un limone
Mescolare gli ingredienti asciutti (farina, zuccheri, sale e lievito) in una ciotola.
A parte mescolare i liquidi, incluso il burro fuso. Poi versare i liquidi sulla farina e mescolare leggermente. NON MESCOLARE TROPPO: il composto dovra' risultare non completamente liscio.
Aggiungere i mirtilli e la scorza di limone.
Versare nei pirottini di carta o nello stampo da muffin imburrato ed infornare a 180 C per 18 minuti circa o finche' risultano leggermente dorati.
Fate raffreddare nello stampo prima di rimuoverli.
NOTE:
- i muffini possono essere preparati in anticipo e messi negli stampi e poi essere cotti al momento che servono. Addirittura potete congelarli negli stampi e infornarli congelati; ovviamente in questo caso i tempi di cottura si allungheranno.
- e' preferibile cuocere i muffin negli stampi imburrati ed infarinati piuttosto che nei pirottini di carta: crescono meglio!